Fondo Impresa Donna: avvio di una nuova impresa femminile
20-12-2021 16:05 - Fiscale
Attraverso il Fondo impresa femminile vengono concessi contributi a fondo perduto per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile.
Chi può usufruirne e per quali attività?
Possono beneficiare dei contributi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili:
· le imprese femminili costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
· le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
· le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Tali soggetti, comunque, devono svolgere una delle seguenti attività:
· produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
· fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
· commercio e turismo.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative a:
· immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
· immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
· servizi in cloud funzionali ai processi della gestione aziendale;
· personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda;
· esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili, per il pagamento di: materie prime, sussidiarie, materiali di consumo; servizi di carattere ordinario; godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; ecc.
Ammontare del sostegno
Il sostegno finanziario consiste in un contributo a fondo perduto, riconosciuto:
· per i programmi che prevedono spese ammissibili non superiori a 100.000 euro: fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo del contributo pari a 50.000 euro. Per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo, la percentuale massima di copertura delle spese ammissibili è elevata al 90%, fermo restando il limite di importo del contributo di 50.000 euro;
· per i programmi che prevedono spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro: fino al 50% delle spese ammissibili.
Condizioni iniziative
Si sottolinea che le iniziative devono:
· essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
· prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro (al netto d’IVA).
I termini di apertura per le domande con cui richiedere i contributi saranno indicati con un successivo provvedimento ministeriale.
Chi può usufruirne e per quali attività?
Possono beneficiare dei contributi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili:
· le imprese femminili costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
· le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
· le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Tali soggetti, comunque, devono svolgere una delle seguenti attività:
· produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
· fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
· commercio e turismo.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le spese relative a:
· immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
· immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
· servizi in cloud funzionali ai processi della gestione aziendale;
· personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda;
· esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili, per il pagamento di: materie prime, sussidiarie, materiali di consumo; servizi di carattere ordinario; godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; ecc.
Ammontare del sostegno
Il sostegno finanziario consiste in un contributo a fondo perduto, riconosciuto:
· per i programmi che prevedono spese ammissibili non superiori a 100.000 euro: fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo del contributo pari a 50.000 euro. Per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo, la percentuale massima di copertura delle spese ammissibili è elevata al 90%, fermo restando il limite di importo del contributo di 50.000 euro;
· per i programmi che prevedono spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro: fino al 50% delle spese ammissibili.
Condizioni iniziative
Si sottolinea che le iniziative devono:
· essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
· prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro (al netto d’IVA).
I termini di apertura per le domande con cui richiedere i contributi saranno indicati con un successivo provvedimento ministeriale.